Dal “Corriere delle Valli Stura e Orba” dell’ 8 aprile 1911:

Ovada. “Gran folla attendeva domenica scorsa il passaggio dei corridori previsto per le 9,30. Piazza XX Settembre dalle prime ore del mattino si era andata popolando di numerosi sportmen, di una folla di curiosi e sfaccendati, di soigneurs, di rappresentanti di case concorrenti che disponevano febbrilmente per gli ultimi preparativi. Opportunamente la giuria di controllo, in seguito di notizie recate dal telegrafo e dalle automobili più veloci annuncianti il primo gruppo numerosissimo, stabilì di portare a 4 i 3 minuti fissati per la neutralizzazione, onde dar modo a tutti gli arrivati in gruppo di rifornirsi, di firmare e di ripartire in gruppo. Verso le nove e mezza, annunciato ed accolto da battimani e da evviva entusiastici, appare nella salita di via Circonvallazione il primo gruppo di corridori. Allo striscione verde il torrente umano si riversa da ogni parte incomposto e tumultuante: chi va a lavarsi, chi a ingoiare affrettatamente qualche cosa, chi a firmare, qualcuno si fa praticare rapidi massaggi ai muscoli intorpiditi. Ciascun rappresentante chiama i suoi concorrenti, fa ripulire e radunare le macchine, chiede ragguagli e fa raccomandazioni, udiamo a quando a quando, in mezzo alla confusione generale, al trambusto, al tramestio affrettato e febbrile la voce del nostro hector che raccomanda a tutti l’ordine e la calma. In capo a pochi secondi tutti son pronti per il nuovo via, allora soltanto riusciamo a distinguere qualcuno: ci sono tutti i migliori: l’equipe di Francia è al completo. Dei nostri scorgiamo: Oriani, Albini, Azzimi E., Rossignoli, Ganna, Cuniolo, Canepari, Chiodi, Galletti ed altri molti, in tutto una sessantina. Al via tutti sono in fila e si precipitano nella valle dello Stura che li condurrà al faticoso assalto del Turchino”.